Renzo Marinelli

RENZO MARINELLI nasce a Verona, nel popolare quartiere della “Carega”, il 10 agosto 1922. Frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti “Cignaroli”, partecipando a diverse esposizioni collettive veronesi sia prima che dopo la guerra. Dagli anni ’50 entra a far parte di quel clima di inesausta sperimentazione e di febbrile confronto culturale che lo vede, insieme agli amici Chiecchi e Rampinelli, esporre presso la Galleria Ferrari, un’arte allora poco compresa e poco accettata.
Insieme a questi amici, e in seguito con Degani, con Mozzambani dà vita a una sorta di Secessione, a testimonianza di un irripetibile momento di “militanza artistica”. Negli anni sessanta espone ancora presso Ferrari, la Galleria Zero, partecipa a numerose collettive fuori città: Termoli, Firenze, Lubiana, Torino ed altre.
Nel ’67 è tra gli organizzatori della 58° Biennale Nazionale d’Arte di Verona, ed è tra i fondatori della CGIL Artisti. Nel ’71 espone in una personale alla Galleria Linea 70.
Dopo un periodo in cui le sue apparizioni pubbliche si fanno più rade, nell’80 ritorna ad esporre presso la Galleria Novelli e nel ’86 presso lo Studio Toni de Rossi. In seguito però preferirà partecipare solo a collettive.
A partire dal ’90 inventa e realizza “Arte in fabbrica”, rassegna di quadri e sculture allestita negli spazi della falegnameria Bissoli, con l’idea di portare l’arte nei luoghi del lavoro, nella convinzione del valore sociale e culturale di ogni manifestazione artistica. Muore a Verona il 3 marzo del 2003.